DECEMBER WESTERN RITE KALENDAR
ACCORDING TO THE WESTERN RITE VICARIATE
Antiochian Orthodox Christian Archdiocese of North America______________________________________________________________
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ABBREVIATION KEY
Ap(p) - Apostle(s)
B - Bishop C - Confessor D - Doctor Dea - Deacon Ev - Evangelist K - King | M(m) - Martyr(s) P - Pope Pr - Priest Q - Queen St/Ss - Saint/Saints V(v) - Virgin(s) W - Widow |
December 17th | St. Lazarus the Righteous, Raised from the Dead |
Saint Lazare, 1er évêque de Marseille.Lazzaro di Betania, in Giudea, fratello di Marta e Maria, deve all'amicizia di Gesù non solo la strepitosa risurrezione dalla tomba, ma anche il culto con cui la Chiesa lo ha onorato nel corso dei secoli. Nella sua casa ospitale, a tre miglia da Gerusalemme, Gesù trascorreva brevi pause di riposo confortato dalle premurose attenzioni di Marta e di Maria e dalla sincera e fidata amicizia del padrone di casa. In ricordo di questa predilezione del Redentore, ogni anno (se ne ha notizia già nel IV secolo) i cristiani di Gerusalemme alla vigilia delle Palme si recavano in processione a Betania e sulla tomba di Lazzaro il diacono proclamava il Vangelo di Giovanni che narra con molti particolari la risurrezione di Lazzaro.
Giovanni infatti è il solo evangelista che riferisce il miracolo. La narrazione, con l'insolita abbondanza di particolari, costituisce uno dei punti salienti del quarto Vangelo, poiché la risurrezione di Lazzaro assume, al di là del fatto storico, il valore di simbolo e di profezia, come prefigurazione della risurrezione di Cristo. La casa di Betania e la tomba furono meta di pellegrinaggi già nella prima epoca del cristianesimo, come riferisce lo stesso S. Girolamo. Più tardi, i pellegrini medievali ci informano che accanto alla tomba di Lazzaro era sorto un monastero beneficato da Carlo Magno. Ma Lazzaro ebbe pure il privilegio di due tombe essendo morto due volte.
La prima tomba, da cui fu tratto e risuscitato dall'amore di Cristo ("Vedi quanto l'amava" esclamarono i Giudei scorgendo sul volto di Gesù una lacrima di commozione) restò vuota, giacchè un'antica tradizione orientale considera Lazzaro vescovo e martire a Cipro.Altra tradizione riconosce invece che Lazzaro e le due sorelle sarebbero stati gettati su una barca senza remi e senza timone e lasciati in balia delle onde, che avrebbero sospinto l'imbarcazione sulle coste della Provenza.
Eletto vescovo di Marsiglia, Lazzaro avrebbe colto la palma del martirio all'epoca dell'imperatore Nerone
Giovanni infatti è il solo evangelista che riferisce il miracolo. La narrazione, con l'insolita abbondanza di particolari, costituisce uno dei punti salienti del quarto Vangelo, poiché la risurrezione di Lazzaro assume, al di là del fatto storico, il valore di simbolo e di profezia, come prefigurazione della risurrezione di Cristo. La casa di Betania e la tomba furono meta di pellegrinaggi già nella prima epoca del cristianesimo, come riferisce lo stesso S. Girolamo. Più tardi, i pellegrini medievali ci informano che accanto alla tomba di Lazzaro era sorto un monastero beneficato da Carlo Magno. Ma Lazzaro ebbe pure il privilegio di due tombe essendo morto due volte.
La prima tomba, da cui fu tratto e risuscitato dall'amore di Cristo ("Vedi quanto l'amava" esclamarono i Giudei scorgendo sul volto di Gesù una lacrima di commozione) restò vuota, giacchè un'antica tradizione orientale considera Lazzaro vescovo e martire a Cipro.Altra tradizione riconosce invece che Lazzaro e le due sorelle sarebbero stati gettati su una barca senza remi e senza timone e lasciati in balia delle onde, che avrebbero sospinto l'imbarcazione sulle coste della Provenza.
Eletto vescovo di Marsiglia, Lazzaro avrebbe colto la palma del martirio all'epoca dell'imperatore Nerone
EGLISE ORTHODOXE FRANÇAISE
Saint Lazare, 1er évêque de Marseille
Samuel le confesseur, ab. de Qalamoun (693) - Maxenceul, ab. de Cunault (455) - Olympias, veuve diaconesse à Constantinople (408) - Sturm, ab. de Fulda (779) -
Samuel le confesseur, ab. de Qalamoun (693) - Maxenceul, ab. de Cunault (455) - Olympias, veuve diaconesse à Constantinople (408) - Sturm, ab. de Fulda (779) -
dal LIbro della Sapienza capitolo 7 dal versetto 15 al versetto 30 e capitolo 8 versetto 1
15 Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza
e di pensare in modo degno dei doni ricevuti,
perché egli è guida della sapienza
e i saggi ricevono da lui orientamento.
16 In suo potere siamo noi e le nostre parole,
ogni intelligenza e ogni nostra abilità.
17 Egli mi ha concesso la conoscenza infallibile delle cose,
per comprender la struttura del mondo
e la forza degli elementi,
18 il principio, la fine e il mezzo dei tempi,
l'alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni,
19 il ciclo degli anni e la posizione degli astri,
20 la natura degli animali e l'istinto delle fiere,
i poteri degli spiriti e i ragionamenti degli uomini,
la varietà delle piante e le proprietà delle radici.
21 Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so,
poiché mi ha istruito la sapienza,
artefice di tutte le cose.
22 In essa c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
23 libero, benefico, amico dell'uomo,
stabile, sicuro, senz'affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
24 La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
25 È un'emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente,
per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra.
26 È un riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell'attività di Dio
e un'immagine della sua bontà.
27 Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso le età entrando nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti.
28 Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.
29 Essa in realtà è più bella del sole
e supera ogni costellazione di astri;
paragonata alla luce, risulta superiore;
30 a questa, infatti, succede la notte,
ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.
e di pensare in modo degno dei doni ricevuti,
perché egli è guida della sapienza
e i saggi ricevono da lui orientamento.
16 In suo potere siamo noi e le nostre parole,
ogni intelligenza e ogni nostra abilità.
17 Egli mi ha concesso la conoscenza infallibile delle cose,
per comprender la struttura del mondo
e la forza degli elementi,
18 il principio, la fine e il mezzo dei tempi,
l'alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni,
19 il ciclo degli anni e la posizione degli astri,
20 la natura degli animali e l'istinto delle fiere,
i poteri degli spiriti e i ragionamenti degli uomini,
la varietà delle piante e le proprietà delle radici.
21 Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so,
poiché mi ha istruito la sapienza,
artefice di tutte le cose.
22 In essa c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
23 libero, benefico, amico dell'uomo,
stabile, sicuro, senz'affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
24 La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
25 È un'emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente,
per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra.
26 È un riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell'attività di Dio
e un'immagine della sua bontà.
27 Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso le età entrando nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti.
28 Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.
29 Essa in realtà è più bella del sole
e supera ogni costellazione di astri;
paragonata alla luce, risulta superiore;
30 a questa, infatti, succede la notte,
ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.
Sapienza 8
1 Essa si estende da un confine all'altro con forza,
governa con bontà eccellente ogni cosa.
governa con bontà eccellente ogni cosa.
Salmo 71(72)
Salmi 71
1 Di Salomone.
Dio, da' al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
2 regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.
3 Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
4 Ai miseri del suo popolo renderà giustizia,
salverà i figli dei poveri
e abbatterà l'oppressore.
5 Il suo regno durerà quanto il sole,
quanto la luna, per tutti i secoli.
6 Scenderà come pioggia sull'erba,
come acqua che irrora la terra.
7 Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.
8 E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
9 A lui si piegheranno gli abitanti del deserto,
lambiranno la polvere i suoi nemici.
10 Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
11 A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.
12 Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
13 avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.
14 Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso,
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
15 Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia;
si pregherà per lui ogni giorno,
sarà benedetto per sempre.
16 Abbonderà il frumento nel paese,
ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano,
la sua messe come l'erba della terra.
17 Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette
tutte le stirpi della terra
e tutti i popoli lo diranno beato.
18 Benedetto il Signore, Dio di Israele,
egli solo compie prodigi.
19 E benedetto il suo nome glorioso per sempre,
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.
20 Fine delle preghiere di Davide, figlio di Iesse.
Dio, da' al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
2 regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.
3 Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
4 Ai miseri del suo popolo renderà giustizia,
salverà i figli dei poveri
e abbatterà l'oppressore.
5 Il suo regno durerà quanto il sole,
quanto la luna, per tutti i secoli.
6 Scenderà come pioggia sull'erba,
come acqua che irrora la terra.
7 Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.
8 E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
9 A lui si piegheranno gli abitanti del deserto,
lambiranno la polvere i suoi nemici.
10 Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
11 A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.
12 Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
13 avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.
14 Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso,
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
15 Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia;
si pregherà per lui ogni giorno,
sarà benedetto per sempre.
16 Abbonderà il frumento nel paese,
ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano,
la sua messe come l'erba della terra.
17 Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette
tutte le stirpi della terra
e tutti i popoli lo diranno beato.
18 Benedetto il Signore, Dio di Israele,
egli solo compie prodigi.
19 E benedetto il suo nome glorioso per sempre,
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.
20 Fine delle preghiere di Davide, figlio di Iesse.
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