PREMESSA
Annick de Souzenelle, née le 4 novembre 1922, est un écrivain d'ouvrages de spiritualité.
Après des études de mathématiques, Annick de Souzenelle a longtemps été infirmière anesthésiste, puis psychothérapeute. D'abord catholique, elle se convertit en 1958 à la religion orthodoxe, et étudie la théologie, ainsi que l'hébreu. Elle poursuit depuis une trentaine d'années un chemin spirituel d'essence judéo-chrétienne, ouvert aux autres traditions.
Elle est l'auteur de nombreux ouvrages de spiritualité. Sa recherche s'inspire de la spiritualité cabaliste.
Elle crée en 2016 l'association Arigah pour assurer la transmission de son travail, rassembler ceux qui cheminent avec son enseignement et assurer l'animation de l'Institut d'Anthropologie Spirituelle
https://www.facebook.com/groups/jeanpaulhenri/
https://www.facebook.com/groups/127176080514/?notif_id=1588450042783185¬if_t=group_r2j_approved&ref=notif
https://www.facebook.com/groups/127176080514/?notif_id=1588450042783185¬if_t=group_r2j_approved&ref=notif
Tudor Petcu intervista Annick de Souzenelle sulla bellezza dell'Ortodossia(testo italiano )
evidenzio dall'intervista
ho accompagnato una volta alla settimana padre Eugraph, divenuto vescovo Jean de Saint Denis, alla sua segreteria e lì ho continuato a imparare, ad approfondire, a mettere in discussione, ma anche a unire sempre più da vicino questo importante insegnamento con quello della lingua ebraica e della Qabbalah a cui mi ha portato allo stesso modo lo Spirito Santo. Fu sul retro di un cabaret di dubbia reputazione vicino a Place de la Republique a Parigi che ricevetti, meravigliata, l’insegnamento di un rabbino, e ancor più meravigliata di sentirlo come in stereofonia con l'insegnamento di padre Eugraph. Per 60 anni, il primo e il secondo testamento sono stati una sola eucaristia, Cristo che viene per "adempiere la legge" di Mosè e il primo testamento che illumina l'insegnamento di Cristo.
LIBRI DI Annick de Souzenelle, IN TRADUZIONE ITALIANA
Partage avec... Annick de Souzenelle (Coronavirus, transformation et Dieu intérieurs, Amour...)
....nous rappelant les 10 plaies d’Egypte et leurs lectures symboliques, Annick nous transmet ce message :
Ce qui s’est passé pour un peuple il y a plus de 3000 ans se joue aujourd’hui pour l’humanité tout entière, et le passage d’une terre à l’autre ne sera plus géographique mais celui d’un niveau de réalité à un tout autre qui demande mutation.
La mutation qui se profile aujourd’hui est celle du passage d’une humanité jusqu’ici encore animale et très inconsciente à un état totalement nouveau ;
celle du passage de l’Homme (homme ou femme) qui se croyait libre en pouvant faire ce qu’il voulait, alors qu’en réalité il était agi par une énergie animale de ses profondeurs inconnues, passage, ai-je dit à l’Homme dont la liberté sera acquise par le grand œuvre d’intégration de ces énergies ainsi devenue Information, Connaissance.
Ce grand œuvre est divino-humain, non plus celui d’un être qui prie un Dieu, extérieur à lui, de l’aider, mais qui le rencontre en lui - même.
Et cette rencontre ne peut se faire au départ que dans le désert, lorsque toute référence à ce qui était n’est plus.
Cette rude désécuris assions est incontournable, elle est l’une des premières étapes du chemin de déification de l’Homme. L’humanité toute entière y est aujourd’hui appelée.
Notre Dame incendiant son cœur il y a un an nous l’annonçait.
Et les peuples tout entiers dans les rues depuis des mois étaient saisis d’un malaise beaucoup plus profond qu’ils ne le conscientisaient sentant la terre se dérober sous leurs pieds. Ils cherchaient le bouc émissaire pour l’envoyer au désert...et la situation s’est brusquement renversée ce sont eux qui tous sont envoyés au désert.
Aujourd’hui tous confinés chez eux, comme pour un « va vers toi » auquel peu sont préparés.
Au désert, n’ayons pas peur.
Le Dieu des hébreux leur envoyait chaque jour de la manne et des cailles pouvant signifier dans une lecture des lettres en hébreu « tout ce dont on a besoin ».
Seule cette situation d’apparent exil, alors qu’elle est sortie d’exil, fera se retourner les êtres qui sécurisés par en haut se verticaliseront.
Cette image nous permet de rappeler que l’Homme est un arbre qui a puisé pendant un long hiver dans ses racines terre.
Aujourd’hui un printemps s’annonce l’amenant à puiser dans les racines ciel, à s’enivrer d’air et de lumière et à donner son fruit, celui de la Connaissance. Il sera notre couronne.
Le coronavirus dit ici son nom. Il coupe les têtes de ceux qu’il atteint ; il est le fruit de l’Arbre de la connaissance acquis par la seule voie extérieure ; son expansion est l’œuvre du Mashhit l’exterminateur de la dernière plaie d’Egypte, mais aussi celle du « Messie » !
il ne sera arraché de nos têtes que par une symbolique décapitation ; un changement de niveau de conscience radical.
Alors chante le prophète Isaïe 62 3 4 :
« Tu seras une couronne éclatante dans la main de ton Seigneur, un turbant royal dans la main de ton Dieu.
On ne te nommera plus délaissée on n’appellera plus la terre désolation mais celle qui porte mon plaisir en elle, mon épouse, car le Seigneur met son plaisir en toi »
**************
.. Ricordandoci le 10 piaghe dell'Egitto e le loro letture simboliche, Annick ci trasmette questo messaggio:
Quello che è successo a un popolo più di 3000 anni fa si sta ora giocando per tutta l'umanità, e la transizione da una terra all'altra non sarà più geografica, ma quella di un livello di realtà a un'altra che richiede mutazioni.
La trasformazione che si profila oggi è quella del passaggio da un'umanità che finora è stata ''animale" e molto spesso priva di consapevolezza di sè e delle proprie azioni ad uno stato del tutto nuovo;
quella del passaggio dell'Uomo (uomo o donna) che si riteneva libero di poter fare ciò che voleva, quando in realtà "era agito "da un'energia animale con profondità sconosciute, passaggio, dicevo all'Uomo la cui libertà sarà acquisita dalla grande opera di integrazione di queste energie che diventano così fonte
di Informazione, di Conoscenza.
Questa grande opera è divino-umana, non più quella di un vivente che prega un Dio, al di fuori di lui, chiedendo aiuto, ma che lo incontra in se stesso.
E questo incontro può essere fatto solo nel deserto, luogo e tempo in cui qualsiasi riferimento a ciò che era non è più.
Questo duro '' désécurisassions'' è inevitabile, è uno dei primi passi della via della divinizzazione dell'uomo. Tutta l'umanità è chiamata ad essa oggi.
Notre Drame che ha bruciato ''il suo cuore'' un anno fa, l'ha annunciato.
E tutti i popoli per le strade per mesi sono stati colti da un malessere molto più profondo di quanto percepissero sentendo la terra cedere sotto i loro piedi. Cercavano il capro espiatorio per mandarlo nel deserto... e la situazione si è improvvisamente invertita, sono tutti inviati nel deserto.
Oggi tutti confinati nelle loro case, come per un "vai dentro di te" a cui pochi sono preparati.
Nel deserto, non abbiamo paura.
Il Dio degli Ebrei li mandava manna e quaglie ogni giorno, il che potrebbe significare "tutto ciò di cui abbiamo bisogno" per una certa lettura delle scritture ebraiche.
Solo questa situazione di apparente esilio, quando uscirà dall'esilio, trasformerà i viventi che si sono ''verticalizzati'' in alto e dall'alto
Questa immagine ci ricorda che l'uomo è un albero che ha attinto dalle sue radici terrene per un lungo inverno.
Oggi una primavera promette di condurlo ad attingere alle radici del cielo, ad ubriacarsi d'Aria e di Luce e e a dare il suo frutto, quello della Conoscenza. Sarà la nostra corona.
Il coronavirus dice il suo nome qui. ; Il coupe les têtes de ceux qu’il atteint ; il est le fruit de l’Arbre de la connaissance acquis par la seule voie extérieure -la sua espansione è opera del Mashhit lo sterminatore dell'ultima piaga d'Egitto, ma anche quella del "Messia"
Sarà strappato dalle nostre teste solo da una decapitazione simbolica; un cambiamento radicale nella coscienza.
Allora canterà-ancora- il profeta Isaia 62,3-4
3 sarai una splendida corona in mano al SIGNORE,
un turbante regale nel palmo del tuo Dio.
4 Non sarai chiamata più Abbandonata,
la tua terra non sarà più detta Desolazione,
ma tu sarai chiamata La mia delizia è in lei,
e la tua terra Maritata;
poiché il SIGNORE si compiacerà in te,
la tua terra avrà uno sposo.
un turbante regale nel palmo del tuo Dio.
4 Non sarai chiamata più Abbandonata,
la tua terra non sarà più detta Desolazione,
ma tu sarai chiamata La mia delizia è in lei,
e la tua terra Maritata;
poiché il SIGNORE si compiacerà in te,
la tua terra avrà uno sposo.
Nessun commento:
Posta un commento