domenica 15 marzo 2020

Grande Quaresima 2020-Testi liturgici in uso pressoL’EGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE e presso LaCOMMUNION DES ÉGLISES ORTHODOXES OCCIDENTALES-Chiese locali di tradizione pienamente occidentale e nel calendario e nel typikòn



Premessa   

Sia  L’EGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE  


ed anche  La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES
Église Orthodoxe Celtique
Église Orthodoxe Française
Église Orthodoxe des Gaules

Non sono  in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse usuali .Tuttavia proprio nel loro essere nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e  canonizzato e glorificato nel Sinassario  di tutte le nobili chiese qui indicate  meritano  rispetto ed attenzione. 



Nel calendario della  L’EGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE  


Lundi 16 mars Saint ABRAHAM le Solitaire, 
abbé en   Palestine († 366)






il santo, la cui storia ci è stata tramandata da Sant’Efrem, diacono, nacque in Siria, precisamente a Edessa, da una famiglia ricca e facoltosa della zona. Il suo nome, Abraham, in lingua ebraica significa Grande Padre. Ancora piccolo, fu costretto a prendere in moglie una donna che lui non desiderava. Il suo desiderio non venne ascoltato dai genitori e il matrimonio combinato venne celebrato comunque. Ma Abramo, di carattere forte e deciso, stabilì che l’ingiustizia che stava subendo non poteva continuare. Così, nel bel mezzo dei festeggiamenti per quello stesso matrimonio non voluto, il futuro santo decise che era arrivato il momento di scappare. Abramo, infatti, fuggì, murandosi vivo in una cella molto piccola non molto lontana. In queste mura aveva lasciato un piccolo pertugio per consentire ai familiari di parlare con lui e di dargli l’acqua e il cibo di cui aveva bisogno per continuare a vivere. Da qui comunicò ai suoi genitori che dentro di lui ardeva il desiderio di non sposarsi e di condurre, da lì in avanti, una vita completamente dedita alla fede in Dio. La sua famiglia, sentite per la prima volta queste parole, si dichiarò contraria. Ma Abramo era deciso, coraggioso e appassionato. Continuò a insistere, dall’interno di quella piccola cella, fino a quando i suoi cari non capirono che continuare a opporsi era tempo e fatica sprecata.mIl matrimonio che avevano organizzato per lui fu quindi revocato, e il figlio continuò a vivere, da solo, in quella celletta. Passarono dieci lunghi anni. Abramo non voleva uscire dal suo rifugio che lo separava dal resto del mondo e lo avvicinava a Dio. A un certo punto, però, il vescovo di Edessa in persona decise di ordinarlo sacerdote, nonostante Abramo si fosse detto più volte contrario a questa decisione. Passato sotto i suoi ordini, dunque, il vescovo gli impose la vita da missionario: dovette così partire per il villaggio di Beth-Kiduna. Un luogo, questo, in cui viveva una popolazione pagana, assolutamente lontana da tutto quel che c’era di religioso al tempo. Ebbene, la caparbietà e la fede che muovevano le azioni di Abramo lo aiutarono ad abolire l’adorazione di tutti gli idoli pagani che esistevano e a costruire dal nulla una chiesa cristiana in cui andare a pregare. Con costanza e dedizione (e al prezzo di grandi sofferenze e violenze) riuscì a convertire l’intero villaggio. Rimase in quei luoghi per un lungo e fruttifero anno, durante il quale Abramo non perse giorno per pregare Dio Padre di mandare, in quella terra, un missionario migliore e più meritevole di lui. L’esperienza, comunque, poteva essere giudicata più che positivamente, in quanto la fama che riuscì a conquistarsi lo fece diventare famoso anche oltre i confini di quelle terre con il nome di Kidunaia. Dopo quest’avventura, decise di fare ritorno nella sua piccola e isolata cella, nella quale resterà fino alla fine dei suoi giorni. 

Soltanto una volta decise di uscire fuori. Prese questa decisione per fare qualcosa per riportare sua nipote, la futura Santa Maria di Edessa, sulla retta via, da lei abbandonata a favore di una vita fatta di lusso e divertimenti vani. Per fare ciò, decise che la soluzione migliore era tornare nel mondo esterno e vestirsi da soldato, in modo tale da catturare l’attenzione di sua nipote Maria ed entrare, in questo modo, in casa sua. I due cenarono, e durante quella cena Abramo parlò alla nipote in modo da tentare di convertirla ad una vita più salutare, sia per il suo corpo che per la sua anima.

La donna fu molto toccata dalle parole di Abramo: capì di star gettando alle ortiche la sua vita e la salvezza della sua anima e decise che da quel momento avrebbe condotto un’esistenza differente, tutta volta al bene e all’adorazione di Dio. Convertita la nipote, Abramo tornò di nuovo nella sua cella, e vi rimase fino a quando Dio non decise di portarselo con sé in cielo.  Abramo uscì dunque per l’ultima volta soltanto perché ne venissero celebrati i funerali, voluti e seguiti da una folla inverosimile di persone che lo avevano amato in vita e si disperavano all’idea di aver perso un uomo così santo.



Messe des Présanctifiés :   Gn 47/13-27     2 R 5/1-14    Lc 4/23-30

 Mémoire des saints :
 CYRIAQUE, LARGE et SMARAGDE,
 martyrs à Rome († 304)

PAPAS, martyr en Lycaonie († 310)

JULIEN, évêque de Lescar († IVe s.)

EUSÉBIE, abbesse de Hamay en Flandre († 680)


Nel calendario liturgico della   COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES

Lundi 16 Mars 2020
Temporal : Gn 47, 13 à 27 2R 5, 1 à 14 Lc 4, 23 à 30

Saint Julien, évêque de Lescar (400)

Eusébie, abse de Hamay en Flandres (680) - 

Abraham le solitaire, ab. en Palestine (366)

ed anche nella variante del typikòn della  Église Orthodoxe Celtique


saint Grégoire de Nicopolis l'Arménien
Grégoire, d'Arménie, évêque de Nicopolis,
ermite à Pithiviers



Eusébie, abbesse de Hamage

Abraham le Solitaire, ermite près d'Édesse

Liturgie :
Jl 2, 12-13
1 P 1, 10-16
Jn 6, 30-34

Eglise Orthodoxe des Gaules
Livret de Prière
Carême 2020


Méditation

« Considérez un seul instant que vous n’êtes rien, un peu de poussière, indignes de l’Esprit, anéantissez l’idolâtrie du moi et l’Esprit sera en vous, au plus profond, au plus loin de vous.
Habituez-vous à cette pensée : quelle importance d’être ceci ou cela, d’être dans la joie ou la   tristesse, Dieu est en moi. Par ce dépassement, vous entrerez dans ce qui est objectif, ou plutôt
véritablement réel.»


saint Evêque Jean de Saint Denis (1905-1970)


Psaume   97      -(96      nella numerazione in uso nelle usuali  Chiese Ortodosse)




Psaume 97
(De David, quand sa terre lui fut rendue.)
Le Seigneur règne : que la terre exulte, que la multitude des îles se réjouisse !
Une nuée ténébreuse L’environne, la justice et l’équité sont les fondements de son trône.
Un feu s’avance devant Lui et consume à l’entour ses adversaires.
Ses éclairs ont illuminé le monde, à leur vue la terre est prise de tremblements.
Les montagnes fondent comme de la cire devant le Seigneur,
devant le Maître de toute la terre.
Les cieux proclament sa justice, tous les peuples contemplent sa gloire.
Tous ceux qui vénèrent des apparences seront dans la confusion,
ceux qui se glorifient par des simulacres. Adorez-Le, vous tous ses anges !
Que Sion l’entende et se réjouisse ! Que les filles de Juda soient dans l’allégresse,
à cause de tes jugements, Seigneur ! Car Toi, Seigneur, Très-Haut de toute la terre,
Tu es souverainement exalté au-dessus de tous les dieux.
Vous qui aimez le Seigneur, haïssez le mauvais,
le Seigneur garde la vie de ses saints,Il les délivre de la main des pécheurs.
La lumière s’est levée pour le juste et la joie pour les hommes au coeur droit.
Justes, réjouissez-vous dans le Seigneur, célébrez le mémorial de sa sanctification.



Prière à la Mère de Dieu

Ouvre-nous la porte de ta miséricorde, Mère de Dieu et Vierge bénie ;
ayant mis notre espoir en toi, puissions-nous ne pas nous égarer,
mais que par toi nous soyons délivrés de tout mal,
car tu es le salut du peuple chrétien.


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